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Un’Unione dell’uguaglianza: la Commissione europea presenta la strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030

La Commissione europea presenta oggi un’ambiziosa strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 al fine di garantire loro la piena partecipazione alla società su un piano di parità con gli altri, nell’UE e oltre, in linea con il trattato sul funzionamento dell’Unione europea e con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, che fissano l’uguaglianza e la non discriminazione quali pietre angolari delle politiche dell’UE. 04-03-2021

Le persone con disabilità hanno il diritto di partecipare a tutti gli ambiti della vita, esattamente come tutti gli altri. Sebbene negli ultimi decenni siano stati compiuti progressi nell’accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione, all’occupazione, alle attività ricreative e alla partecipazione alla vita politica, permangono molti ostacoli. È giunto il momento di potenziare l’azione europea.

La nuova strategia si basa sulla precedente strategia europea sulla disabilità 2010-2020 e contribuisce all’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, che funge da bussola per le politiche occupazionali e sociali in Europa e per il quale la Commissione adotterà un piano d’azione questa settimana. La strategia sostiene l’attuazione da parte dell’UE e dei suoi Stati membri della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità a livello sia dell’UE che nazionale.

La Vicepresidente per i Valori e la trasparenza Vera Jourová ha dichiarato: “La protezione dei diritti delle persone con disabilità deve essere al centro dei nostri sforzi, anche nella risposta al coronavirus. Le persone con disabilità sono state tra le più duramente colpite dalla crisi COVID-19. Dobbiamo adoperarci per garantire che la qualità della vita delle persone con disabilità migliori e che i loro diritti siano garantiti.”

“Fin dalla sua nascita, il progetto europeo si è concentrato sulla rimozione delle barriere, in linea con la sua visione di unione nella diversità. Tuttavia molte persone con disabilità continuano a incontrare ostacoli, ad esempio quando cercano un lavoro o utilizzano i trasporti pubblici”, ha dichiarato Helena Dalli, Commissaria per l’Uguaglianza, che ha inoltre aggiunto: “Le persone con disabilità dovrebbero poter partecipare in modo paritario a tutti gli ambiti della vita. Vivere in modo indipendente, imparare in un ambiente inclusivo e lavorare secondo norme adeguate — sono queste le condizioni che dobbiamo garantire a tutti i cittadini per consentire loro di prosperare e vivere al meglio.”

Rafforzare la parità di partecipazione e la non discriminazione

La strategia decennale definisce le iniziative fondamentali incentrate sui tre temi principali seguenti.

  • Diritti dell’UE: le persone con disabilità hanno lo stesso diritto degli altri cittadini dell’UE di trasferirsi in un altro paese o di partecipare alla vita politica. Basandosi sull’esperienza del progetto pilota in corso in otto paesi, entro la fine del 2023 la Commissione europea proporrà una tessera europea d’invalidità per tutti i paesi dell’UE, che agevolerà il riconoscimento reciproco dello status di disabilità tra gli Stati membri, aiutando le persone con disabilità a esercitare il loro diritto alla libera circolazione. La Commissione collaborerà inoltre strettamente con gli Stati membri per garantire la partecipazione delle persone con disabilità al processo elettorale nel 2023.
  • Vita indipendente e autonomia: le persone con disabilità hanno il diritto di vivere in modo indipendente e di scegliere dove e con chi vivere. Per sostenere una vita indipendente e l’inclusione nella comunità, la Commissione elaborerà orientamenti e avvierà un’iniziativa per migliorare i servizi sociali per le persone con disabilità.
  • Non discriminazione e pari opportunità: la strategia mira a proteggere le persone con disabilità da qualsiasi forma di discriminazione e violenza e a garantire l’accesso alla giustizia, all’istruzione, alla cultura, allo sport e al turismo, e le pari opportunità in tutti questi ambiti. La parità di accesso deve essere garantita anche per quanto riguarda l’occupazione e tutti i servizi sanitari.

È impossibile partecipare alla società su un piano di parità con gli altri quando il tuo ambiente – fisico o virtuale – non è accessibile. Grazie a un solido quadro giuridico dell’UE (ad esempio l’atto europeo sull’accessibilità, la direttiva sull’accessibilità del web e la normativa sui diritti dei passeggeri) l’accesso è migliorato, tuttavia molti ambiti non sono ancora contemplati dalle norme dell’UE e vi sono differenze nell’accessibilità degli edifici, degli spazi pubblici e di alcuni modi di trasporto. Pertanto nel 2022 la Commissione europea varerà il centro europeo di risorse “AccessibleEU” per creare una base di conoscenze con informazioni e buone pratiche sull’accessibilità in tutti i settori.

Attuare la strategia: stretta cooperazione con i paesi dell’UE e integrazione nelle politiche interne ed esterne

Per realizzare le ambizioni della strategia sarà necessario un forte impegno da parte di tutti gli Stati membri. I paesi dell’UE sono attori chiave nell’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. La Commissione istituirà la piattaforma sulla disabilità, riunendo le autorità nazionali responsabili dell’attuazione della convenzione, le organizzazioni delle persone con disabilità e la Commissione, per sostenere l’attuazione della strategia e rafforzare la cooperazione e gli scambi sull’attuazione della convenzione. La piattaforma avrà un’ampia presenza online e garantirà la continuità delle attività nel corso dell’anno. Le persone con disabilità parteciperanno al dialogo e al processo di attuazione della strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030. La Commissione integrerà le questioni relative alla disabilità in tutte le politiche e le principali iniziative dell’UE e promuoverà i diritti delle persone con disabilità a livello mondiale, perché i loro diritti non si fermano alle frontiere dell’Europa. Con questa strategia l’UE rafforzerà il suo ruolo di difensore dei diritti delle persone con disabilità. Utilizzerà strumenti quali l’assistenza tecnica e i programmi finanziari, il sostegno tramite le delegazioni dell’UE, il dialogo politico e l’attività nell’ambito dei consessi multilaterali per sostenere i paesi partner nei loro sforzi volti ad attuare la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e fornire orientamenti ai fini un’attuazione degli OSS che sia inclusiva delle disabilità.

Contesto

La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD)), adottata dalle Nazioni Unite nel 2006, ha rappresentato una svolta per i diritti delle persone con disabilità: vi aderiscono tutti gli Stati membri ed è la prima convenzione sui diritti umani conclusa anche dall’UE. Le parti della convenzione sono tenute a promuovere, proteggere e rispettare i diritti umani di tutte le persone con disabilità e a garantirne l’uguaglianza di fronte alla legge. Con questa strategia, la Commissione fornisce il quadro a sostegno delle azioni dell’UE e degli Stati membri volte ad attuare la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

La strategia europea sulla disabilità 2010-2020 ha spianato la strada a un’Europa senza barriere, ad esempio con direttive come l’atto europeo sull’accessibilità, che prevede che prodotti e servizi chiave quali telefoni, computer, e-book, servizi bancari e comunicazioni elettroniche siano accessibili e utilizzabili da persone con diverse disabilità. Le norme dell’UE in materia di diritti dei passeggeri garantiscono alle persone con disabilità l’accesso al trasporto aereo, navale, ferroviario e su strada. Attraverso le politiche di cooperazione internazionale, l’UE ha anche svolto un ruolo guida a livello mondiale nel promuovere l’inclusione e la piena partecipazione delle persone con disabilità.

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