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Nessuno spazio per l’odio in Europa. La Commissione e l’Alto Rappresentante esortano a unirsi contro tutte le forme di odio

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È un’esortazione rivolta a tutti i cittadini europei affinché si oppongano all’odio e si adoperino per la tolleranza e il rispetto.

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Nelle ultime settimane si sono verificati in Europa episodi ai quali speravamo di non dover assistere mai più. L’Europa registra un aumento preoccupante di casi di incitamento all’odio e di reati generati dall’odio, e le prove dimostrano che a esserne particolarmente colpite sono le comunità ebraiche e musulmane.

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Con la comunicazione odierna la Commissione e l’Alto Rappresentante intensificano gli sforzi per combattere l’odio in tutte le sue forme, rafforzando l’azione in una serie di politiche, tra cui la sicurezza, il digitale, l’istruzione, la cultura e lo sport. Sono previsti ad esempio finanziamenti aggiuntivi per proteggere i luoghi di culto e saranno nominati Inviati con il mandato esplicito di ottimizzare le capacità politiche dell’UE in materia di lotta all’odio. 

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La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: “L’Europa è un luogo in cui le diverse identità culturali e religiose sono onorate. Il rispetto e la tolleranza sono valori fondanti delle nostre società. Dobbiamo quindi opporci all’antisemitismo e all’odio antislamico ogniqualvolta li incontriamo. Abbiamo a cuore la dignità e la sicurezza di ogni persona che si trova nella nostra Unione.”

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L’Alto Rappresentante/Vicepresidente Josep Borrell ha dichiarato: “Tragicamente, la storia si ripete. I conflitti e la disinformazione in tutto il mondo seminano il germe dell’odio. Ogni essere umano ha il diritto di essere protetto e rispettato, senza distinzione di religione o credo, di nazionalità, di genere, di razza o qualsiasi altro pretesto utilizzato per istigare alla discriminazione, all’odio o alla violenza. Avvicinandoci al 75º anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, non possiamo permetterci di compiere gli stessi errori del passato. Esorto la comunità internazionale a unirsi a noi nella difesa dei diritti umani per tutti e in qualsiasi luogo, e a combattere l’intolleranza e i pregiudizi.”

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Proteggere le persone e gli spazi pubblici

La protezione delle persone e degli spazi pubblici costituisce una priorità. La Commissione anticiperà al 2023 l’invito a presentare proposte nell’ambito del Fondo Sicurezza interna, inizialmente previsto per il 2024, con un’attenzione particolare per i luoghi di culto ebraici, e prevede di aumentarne la dotazione di bilancio. Il programma PROTECT sarà rafforzato nel 2024 con finanziamenti aggiuntivi per la protezione degli spazi pubblici e dei luoghi di culto di tutte le fedi, compreso un aumento di 5 milioni di € per far fronte alle minacce poste dall’aumento dell’antisemitismo.

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Per la protezione dalle minacce online, la Commissione si adopererà per ultimare entro febbraio 2024 un codice di condotta contro l’incitamento all’odio online, che si baserà sui nuovi obblighi orizzontali per le piattaforme online previsti dal regolamento sui servizi digitali. Rafforzerà inoltre la cooperazione con le organizzazioni della società civile, gli esperti, i segnalatori attendibili e le autorità pubbliche per individuare i casi di incitamento all’odio online.

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Coinvolgere la società nel suo insieme

I coordinatori della Commissione per l’antirazzismo, per la lotta contro l’antisemitismo e il sostegno alla vita ebraica e per la lotta contro l’odio antislamico hanno svolto in passato un ruolo importante nel coinvolgimento delle comunità e dei cittadini. Questo lavoro sarà ora ulteriormente rafforzato e i coordinatori saranno elevati al rango di Inviati, con un mandato specifico per approfondire il coordinamento, anche attraverso progetti specifici finanziati dall’UE, e per massimizzare il potenziale delle politiche dell’UE nella lotta contro l’odio online e offline.

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La conoscenza e la consapevolezza sono fondamentali per il rispetto reciproco e la tolleranza. I canali più efficaci per veicolare questi valori sono aspetti della vita quotidiana quali i media, l’istruzione, la cultura e lo sport. A tal fine, la Commissione sosterrà corsi di formazione per i giornalisti sul rispetto delle norme sui media e su come riconoscere l’incitamento all’odio e porterà avanti progetti volti a promuovere l’inclusione e la diversità nell’istruzione, nella cultura e nello sport.

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L’Unione europea potenzierà inoltre il sostegno ai verificatori di fatti, all’interno dell’UE e nel mondo arabo.

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La lotta all’odio è una preoccupazione globale per cui la cooperazione internazionale è una necessità. La cooperazione con i responsabili della promozione dei diritti a livello mondiale, regionale e nazionale rafforza la credibilità e l’efficacia dell’azione dell’UE all’interno e all’esterno dell’Unione: la Commissione e l’Alto Rappresentante potenzieranno il loro impegno e le loro reti a tutti i livelli, mobilitando l’attività diplomatica dell’UE, le azioni concrete e i partenariati esterni. 

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Prossime tappe

A inizio 2024 la Commissione organizzerà una conferenza ad alto livello contro l’odio con partecipanti di alto profilo impegnati nella lotta contro l’odio e la discriminazione. A questa manifestazione faranno seguito dialoghi europei per la riconciliazione, che riuniranno i cittadini di tutta l’UE, in particolare i giovani, con i responsabili politici, gli esperti e i membri delle comunità più colpite. A conclusione di questo processo saranno emanate raccomandazioni su come costruire ponti tra comunità frammentate e far sì che il motto dell’UE: “Unita nella diversità” diventi realtà.

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Contesto

I reati generati dall’odio e l’incitamento all’odio sono contrari ai valori fondamentali europei del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, sanciti all’articolo 2 del trattato.

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Negli ultimi anni la Commissione ha varato una serie di leggi e iniziative per promuovere e proteggere i nostri valori comuni e i nostri diritti fondamentali. L’atto legislativo di riferimento è la decisione quadro sulla lotta al razzismo e alla xenofobia del 2008, che prevede pene efficaci, proporzionate e dissuasive per punire talune forme gravi di razzismo e xenofobia.

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La protezione delle democrazie europee dalle minacce e dagli effetti dannosi della disinformazione, della manipolazione delle informazioni e dell’ingerenza, ad esempio da parte di soggetti stranieri, è diventata una delle priorità fondamentali dell’UE. Nell’ambito del piano d’azione per la democrazia europea, la Commissione e l’Alto Rappresentante hanno messo a punto una serie di misure per contrastare la disinformazione.

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Attraverso l’applicazione del regolamento sui servizi digitali e del codice di condotta rafforzato contro l’incitamento all’odio online saranno adottate ulteriori misure decisive per far sì che ciò che è considerato illegale offline lo sia anche quando è online. Il regolamento sui servizi digitali prevede obblighi rigorosi per le piattaforme online per contrastare i contenuti illegali: sarà applicabile dal 17 febbraio 2024 a tutte le piattaforme ma già si applica a 19 grandi piattaforme online e motori di ricerca designati. Nell’ambito del regolamento sui servizi digitali la Commissione ha inviato a metà ottobre una richiesta formale di informazioni a X, META e TikTok, in merito alla presunta diffusione di contenuti illegali e disinformazione, in particolare alla diffusione di contenuti terroristici e violenti e di incitamento all’odio.

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Per rafforzare questo quadro, nel dicembre 2021 la Commissione ha proposto di estendere l’attuale elenco dei reati riconosciuti dall’UE, previsti nei trattati, all’incitamento all’odio e ai reati generati dall’odio. Il recente aumento dell’odio evidenzia la necessità di adottare rapidamente la decisione all’unanimità al Consiglio, al fine di proteggere i nostri valori comuni europei.

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La Commissione ha già realizzato la maggior parte delle azioni previste nella sua prima strategia dell’UE sui diritti delle vittime (2020-2025), per garantire che tutte le vittime nell’UE possano esercitare appieno i diritti sanciti dalla legislazione dell’Unione. Il 12 luglio 2023 la Commissione ha adottato la proposta di direttiva recante modifica della direttiva del 2012 riguardante i diritti delle vittime, il principale strumento orizzontale in materia. La proposta mira a rafforzare ulteriormente i diritti di tutte le vittime di reato nell’UE, incluse quelle più vulnerabili. Il Consiglio ha ultimato la prima lettura della proposta nell’ottobre 2023.

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Per ulteriori informazioni

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Citazioni

L’Europa è un luogo in cui le diverse identità culturali e religiose sono onorate. Il rispetto e la tolleranza sono valori fondanti delle nostre società. Dobbiamo quindi opporci all’antisemitismo e all’odio antislamico ogniqualvolta li incontriamo. Abbiamo a cuore la dignità e la sicurezza di ogni persona che vive nella nostra Unione.

Ursula von der Leyen, President of the European Commission – 06/12/2023

Tragicamente, la storia si ripete. I conflitti e la disinformazione in tutto il mondo seminano il germe dell’odio. Ogni essere umano ha il diritto di essere protetto e rispettato, senza distinzione di religione o credo, di nazionalità, di genere, di razza o qualsiasi altro pretesto utilizzato per istigare alla discriminazione, all’odio o alla violenza. Avvicinandoci al 75º anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, non possiamo permetterci di compiere gli stessi errori del passato. Esorto la comunità internazionale a unirsi a noi nella difesa dei diritti umani per tutti e in qualsiasi luogo, e a combattere l’intolleranza e i pregiudizi.

Josep Borrell , alto rappresentante/vicepresidente – 06/12/2023

Dal 7 ottobre si sono verificati in Europa episodi che fanno riaffiorare i demoni del passato e ai quali speravamo di non dover assistere mai più. Attacchi violenti contro la comunità ebraica. Cittadini europei provenienti da contesti diversi che vivono nella paura di ciò che potrebbe accadere loro. Per questo motivo non possiamo restare in silenzio, non possiamo rimanere passivi. Il silenzio lascia aperto uno spiraglio in cui si insidia l’odio: dobbiamo agire per riempire questo vuoto, per proclamare in modo forte e chiaro che teniamo ai nostri valori e ai diritti umani. Moltiplichiamo le azioni contro la violenza sia online che offline.

Věra Jourová, vicepresidente per i Valori e la trasparenza – 06/12/2023

L’allarmante aumento dell’incitamento all’odio e dei reati generati dall’odio in Europa nelle ultime settimane esige una risposta inequivocabile da tutti noi. L’Europa può vantare una decennale esperienza nella creazione di un futuro condiviso lasciandosi alle spalle le fratture del passato: è giunto il momento di far valere questa competenza per promuovere la riconciliazione e il dialogo. Non accetterò mai che l’Europa sia un luogo in cui una qualsiasi comunità religiosa si senta insicura, e lo stesso dovrebbe fare chiunque si dica europeo.

Margaritis Schinas, vicepresidente – 06/12/2023

L’allarmante aumento dell’incitamento all’odio e dei reati generati dall’odio in Europa nelle ultime settimane esige una risposta inequivocabile da tutti noi. L’Europa può vantare una decennale esperienza nella creazione di un futuro condiviso lasciandosi alle spalle le fratture del passato: è giunto il momento di far valere questa competenza per promuovere la riconciliazione e il dialogo. Non accetterò mai che l’Europa sia un luogo in cui una qualsiasi comunità religiosa si senta insicura, e lo stesso dovrebbe fare chiunque si dica europeo.

Didier Reynders, commissario per la Giustizia – 06/12/2023

L’odio si è riversato nelle sue forme più spregevoli nelle nostre strade, colpendo le comunità ebraiche e musulmane. Chi strumentalizza questo fenomeno a fini politici non fa altro che aggravare il divario. La nostra posizione è inequivocabile: non c’è spazio per l’odio nelle nostre società. Facciamo fronte compatto contro ogni forma di odio, di denigrazione, di stigmatizzazione fondata sulla razza, la religione, il genere o l’orientamento sessuale.

Helena Dalli, commissaria per l’Uguaglianza – 06/12/2023


Data di pubblicazione 6 dicembre 2023

Autore Direzione generale della Comunicazione


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