Più di 3.000 donne vengono uccise ogni anno in Europa da partner o familiari, e innumerevoli altre vengono danneggiate e molestate.
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La violenza contro le donne e le ragazze è una minaccia per metà dell’umanità, online e offline. Colpisce tutte le donne e assume molte forme, tra cui la violenza fisica, sessuale o psicologica, nonché l’abuso economico e lo sfruttamento.
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- Una donna su tre, sia nell’UE che nel mondo, ha subito violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita.
- Almeno due donne alla settimana vengono uccise nell’UE da un partner intimo o da un familiare.
- Il 32% degli autori di molestie sessuali nell’UE proviene dal contesto lavorativo.
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Tutto questo deve finire. Ogni anno, il 25 novembre, l’UE celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne per rinnovare il suo impegno a eliminare la violenza contro le donne e le ragazze nell’UE e nel resto del mondo e per invitare ad agire in solidarietà con le vittime e le sopravvissute.
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L’UE protegge le donne e i bambini dalla violenza di genere e domestica attraverso la legislazione, misure pratiche e il sostegno finanziario. Nel 2022 la Commissione ha adottato una proposta relativa alla prima legge a livello dell’UE per combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica. La proposta mira a garantire che le forme più gravi di violenza contro le donne siano criminalizzate in tutta l’UE, come lo stupro, le mutilazioni genitali femminili e la violenza di genere online, compresi lo stalking online e la condivisione non consensuale di immagini intime. L’adesione dell’UE alla convenzione di Istanbul nel 2023 è un’altra pietra miliare fondamentale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Dimostra chiaramente il nostro impegno a intensificare le azioni contro la violenza di genere in tutti i 27 Stati membri.
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La violenza contro le donne è inaccettabile. La Commissione europea mantiene il suo impegno a costruire una società in cui la violenza contro le donne sia prevenuta, condannata e perseguita quando si verifica.
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Data di pubblicazione 24 novembre 2023
Autore Direzione generale della Comunicazione
fonte commission.europa.eu
