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La valutazione ex post della Commissione rileva che il piano di investimenti per l’Europa ha contribuito allacrescita e creazione di posti di lavoro

La valutazione ex post del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), il pilastro principale del programma faro della Commissione “Piano di investimenti per l’Europa“, dimostra che il Fondo ha svolto un ruolo importante nell’accelerare e incentivare gli investimenti in tutta Europa.

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Nel 2014, in risposta alla crisi economica e finanziaria, la Commissione propose il piano di investimenti per l’Europa al fine di sostenere la crescita e la creazione di posti di lavoro. Si calcola che a partire dal 2021 il FEIS abbia mobilitato 524,3 miliardi di € in investimenti pubblici e privati, superando l’obiettivo di 500 miliardi di €.

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Dalla valutazione emerge che la garanzia di bilancio dell’UE fornita al gruppo Banca europea per gli investimenti (EIBG) per l’attuazione del FEIS ha aumentato con successo la capacità di assunzione del rischio del gruppo, permettendogli di assumere un nuovo sostegno finanziario a più alto rischio, ad esempio per le PMI e i progetti di ricerca. Sebbene alcuni degli investimenti sostenuti dal FEIS avrebbero potuto essere effettuati senza il FEIS, dalla valutazione emerge che sarebbero stati effettuati a un ritmo ridotto e più lento.

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Inoltre dalla valutazione emerge che il secondo pilastro del piano di investimenti per l’Europa, composto dal polo europeo di consulenza sugli investimenti (PECI) e dal portale dei progetti di investimento europei (PPIE), ha funzionato efficacemente come punto di accesso per quei servizi di consulenza tecnica e finanziaria che hanno contribuito attivamente alla generazione di investimenti e a migliorare la visibilità di circa 1 200 progetti di investimento pubblicati sul PPIE.

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Il programma InvestEU si basa sul modello di successo del piano di investimenti per l’Europa e attua gli insegnamenti fondamentali da esso tratti, ad esempio la semplificazione dell’architettura degli strumenti finanziari, un approccio strategico più focalizzato sulle esigenze geografiche e settoriali, nonché l’accesso diretto di altri partner esecutivi oltre all’EIBG (tra cui le banche di promozione nazionali e le istituzioni finanziarie internazionali quali la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa e la Banca nordica per gli investimenti), per beneficiare delle loro competenze finanziarie e settoriali specifiche, di una conoscenza approfondita del mercato locale e di un ampliamento della portata di InvestEU, aumentando così il potenziale pool di beneficiari finali. InvestEU ha già iniziato a sostenere progetti in tutta l’UE e mira ad attrarre finanziamenti pubblici e privati per mobilitare almeno 372 miliardi di € di investimenti aggiuntivi entro il 2027.

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La valutazione ex post del primo e del secondo pilastro del piano di investimenti per l’Europa è stata presentata al Parlamento europeo e al Consiglio ed è consultabile qui.


Data di pubblicazione  20 dicembre 2022

Autore Rappresentanza in Italia


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