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Giornata europea della produzione biologica: la Commissione omaggia i vincitori dei primi premi dell’UE per la produzione biologica

La Commissione ha proclamato gli otto vincitori dei primi premi dell’UE per la produzione biologica, tra cui agricoltori e ristoratori.

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Oggi la Commissione ha proclamato gli otto vincitori dei primi premi dell’UE per la produzione biologica, tra cui agricoltori e ristoratori. Provenienti da Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Italia, Spagna e Svezia, questi vincitori simboleggiano la crescita e l’innovazione del settore biologico europeo e della rispettiva catena del valore, nonché il contributo del settore alla riduzione dell’impatto dell’agricoltura sul clima e sull’ambiente. I primi premi dell’UE per la produzione biologica segnano il primo anniversario della Giornata europea della produzione biologica, lanciata lo scorso anno dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione europea.

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In occasione della cerimonia di premiazione, Janusz Wojciechowski, Commissario UE per l’Agricoltura, ha dichiarato: “Sono rimasto colpito dalla storia di ogni singolo vincitore. Si tratta di persone, associazioni ed enti che si dedicano in modo straordinario alla produzione biologica, che hanno iniziato a promuovere ben prima che diventasse popolare, spesso in circostanze molto difficili. Provengono da tutta l’UE, a riprova del fatto che l’agricoltura biologica è ormai una realtà consolidata e che i suoi prodotti di eccellenza si trovano ovunque. I vincitori di oggi mi danno quindi buone ragioni per confidare nell’ulteriore sviluppo della produzione biologica e nei benefici che essa potrà apportare ai nostri agricoltori, alle comunità rurali e alla società nel suo complesso.”

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Poiché per stimolare la produzione biologica occorre aumentare la domanda dei rispettivi prodotti da parte dei consumatori, la Commissione si sta adoperando per promuovere le caratteristiche e i benefici di questo tipo di produzione. I premi dell’UE per la produzione biologica sono rivolti a diversi attori della rispettiva catena del valore che abbiano sviluppato un progetto innovativo, sostenibile e stimolante che conferisca un reale valore aggiunto alla produzione biologica e al consumo di prodotti biologici. Sono organizzati congiuntamente dalla Commissione europea, dal Comitato economico e sociale europeo, dal Comitato europeo delle regioni, dal COPA-COGECA e dall’IFOAM Organics Europe, con la partecipazione del Parlamento europeo e del Consiglio alla giuria di premiazione.

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Sono stati assegnati otto premi:

  • Migliore coltivatrice biologica a Nazaret Mateos Álvarez, che gestisce un sito di produzione biologica di funghi nel nord della Spagna. Nazaret ha sviluppato un metodo di coltivazione unico che ottimizza la qualità dei prodotti, riduce al minimo il costo dei fattori di produzione e diminuisce drasticamente il consumo di acqua.
  • Miglior coltivatore biologico a David Pejić, che gestisce la più vecchia azienda agricola biologica dell’area circostante Zagabria (Croazia), con oltre 60 colture diverse. L’azienda svolge attività di istruzione, formazione e consulenza e presenta al suo interno un panificio e un ristorante.
  • Migliore regione biologica all’Occitania (sud della Francia), dove l’agricoltura biologica è una priorità per lo sviluppo locale. Attualmente il 19% di tutti i terreni agricoli della regione è destinato all’agricoltura biologica, con 608 285 ettari e 13 265 aziende agricole. L’obiettivo è destinare all’agricoltura biologica il 30% di tutti i terreni agricoli entro il 2030. A tal fine, l’Occitania segue un approccio globale che prevede una governance regionale inclusiva e interessa l’intera catena del valore, dalla produzione al consumo.
  • Migliore città biologica a Seeham (nord-ovest dell’Austria), che fa parte della Rete delle città biologiche d’Europa e dove le mense pubbliche, gli asili nido e le scuole preparano piatti realizzati al 100% con prodotti biologici. Inoltre l’assidua collaborazione con le infrastrutture turistiche assicura l’approvvigionamento di prodotti biologici nei settori gastronomico e alberghiero.
  • Miglior bio-distretto all’Associazione Bio-Distretto Cilento (Cilento, Italia), che investe nella produzione alimentare sostenibile e locale, associandovi iniziative per il turismo come le bio-spiagge e i bio-percorsi. L’Associazione favorisce inoltre la creazione di posti di lavoro, la coesione sociale e il rilancio della zona.
  • Migliore PMI biologica a Goodvenience.bio, in Germania. Con solo una decina di dipendenti, questa impresa prepara brodi, minestre, salse, spezie e oli artigianali con prodotti di origine biologica, insistendo sulla produzione sostenibile, circolare e innovativa, e sulla promozione di un’alimentazione sana attraverso un blog di ricette e video di cucina.
  • Miglior dettagliante di prodotti biologici a La ferme à l’arbre de Liège, in Belgio. Sin dal 1978 questo piccolo supermercato situato in un’azienda agricola vende prodotti biologici, come carne e farina, provenienti da tutta la regione. Fortemente orientata alla produzione sostenibile e circolare, l’impresa utilizza anche energia verde, evita gli imballaggi e limita le emissioni dei trasporti prediligendo l’approvvigionamento in loco.
  • Miglior ristorante biologico a Lilla Bjers, Svezia. Situata nell’isola di Gotland nel Mar Baltico, Lilla Bjers è un’azienda agricola biologica dotata di ristorante, che opera secondo il criterio “dal seme al piatto”. Caratterizzata da 300 colture diverse, l’azienda non utilizza combustibili fossili e mira a preservare la biodiversità. Il ristorante si è anche convertito in un centro di formazione per giovani agricoltori e chef che utilizzano prodotti biologici.

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Le candidature ai primi premi dell’UE per la produzione biologica sono state aperte dal 25 marzo all’8 giugno 2022 e i 24 finalisti preselezionati sono stati annunciati nel luglio 2022. Sono stati scelti da un gruppo di oltre 200 candidati provenienti da 26 Stati membri. La giuria di premiazione era composta da rappresentanti della Commissione, del Comitato economico e sociale europeo, del Comitato europeo delle regioni, del COPA-COGECA e dell’IFOAM Organics Europe, nonché da rappresentanti del Parlamento europeo e del Consiglio dell’UE. Gli inviti a presentare candidature, rivolti a qualsiasi attore o ente coinvolto nella catena del valore del biologico, sono stati esaminati secondo i criteri di eccellenza, innovazione, sostenibilità e possibilità di replicare il progetto altrove nell’UE, contribuendo in tal modo a una maggiore accessibilità, anche sotto il profilo economico, dei prodotti biologici nell’UE.

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Il piano d’azione per la produzione biologica nell’UE indica la via da seguire per raggiungere l’obiettivo di “almeno il 25% della superficie agricola dell’UE investita a agricoltura biologica entro il 2030 e un aumento significativo dell’acquacoltura biologica”. L’aumento della produzione biologica comporta una riduzione dell’uso di fertilizzanti chimici, pesticidi e antimicrobici e incide positivamente sul clima, sull’ambiente, sul suolo, sulle acque, sulla biodiversità e sul benessere degli animali, tutti obiettivi chiave del Green Deal europeo, della strategia “Dal produttore al consumatore” e della strategia sulla biodiversità.

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Per ulteriori informazioni


Data di pubblicazione 23 settembre 2022

Autore Rappresentanza in Italia


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