Nella videoconferenza di ieri dei leader dell’UE sulla risposta all’epidemia di COVID-19, la Commissione ha ricevuto il mandato di intensificare ulteriormente su tutti i fronti la risposta al coronavirus e di coordinare le azioni degli Stati membri.
11-03-2020
La crisi determinata dal diffondersi del coronavirus ha sia una dimensione umana importante che un potenziale impatto economico rilevante. È pertanto essenziale agire con decisione e collettivamente da un lato per contenere la diffusione del virus e aiutare i pazienti e dall’altro per far fronte alle ricadute economiche.
A conclusione della videoconferenza, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ha dichiarato:
“Voglio essere molto chiara: la Commissione sta facendo il massimo su entrambi i fronti.
- La Commissione europea coordinerà le misure necessarie tramite una conferenza telefonica quotidiana con i Ministri della Sanità e i Ministri degli Affari interni.
- La Commissione costituirà un gruppo di epidemiologi e virologi di diversi Stati membri per fornire orientamenti a livello europeo.
- La Commissione sta inventariando i dispositivi di protezione e gli apparecchi respiratori disponibili, nonché la capacità di produzione e distribuzione degli stessi, che sono fondamentali per l’intero settore sanitario.
- In materia di ricerca e sviluppo, potenzieremo l’iniziativa europea per finanziare la ricerca sul coronavirus.
- Abbiamo mobilitato 140 milioni di EUR di finanziamenti pubblici e privati da destinare a ricerche promettenti sui vaccini, la diagnosi e le cure.
Sul fronte economico:
Innanzitutto dobbiamo agire a livello macroeconomico. Utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per far sì che l’economia europea superi questa tempesta. Questa azione richiede coordinamento tra gli Stati membri, la Commissione e la BCE. Mi conforta che la richiesta di una strategia coordinata venga dai leader.
La Commissione farà la sua parte senza risparmiarsi e senza indugio. Stiamo lavorando alle seguenti misure per sostenere gli Stati membri nei loro sforzi:
- garantiremo che gli aiuti di Stato possano giungere alle imprese che ne hanno bisogno,
- sfrutteremo appieno la flessibilità prevista nel patto di stabilità e crescita.
Lunedì parteciperò all’Eurogruppo e presenterò idee concrete. Su entrambi questi fronti, chiariremo in tempi molto rapidi le regole del gioco per gli Stati membri.
Infine, presenterò un’”Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus” per:
- i sistemi sanitari,
- le PMI,
- i mercati del lavoro,
- e altre parti vulnerabili delle nostre economie.
L’investimento sarà considerevole e raggiungerà velocemente i 25 miliardi di EUR. Per conseguire questo obiettivo, questa settimana proporrò al Consiglio e al Parlamento di liberare 7,5 miliardi di EUR di risorse liquide da investire. Istituirò una task force per collaborare con gli Stati membri per garantire che il denaro cominci ad arrivare nelle prossime settimane.
Oggi segna una tappa importante della risposta coordinata richiesta dai 27 capi di Stato e di governo, dal Presidente del Consiglio europeo e dalla Commissione. È giunto il momento di agire.”
Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus — come funzionerà?
Al fine di destinare in tempi rapidi 25 miliardi di EUR di investimenti pubblici europei per far fronte alle ricadute della crisi determinata dal coronavirus, la Commissione proporrà di rinunciare quest’anno all’obbligo di chiedere il rimborso dei prefinanziamenti a titolo dei fondi strutturali e di investimento europei che non sono stati spesi e che sono detenuti dagli Stati membri.
Gli Stati membri dovranno utilizzare questi importi per accelerare gli investimenti a titolo dei fondi strutturali. Li useranno per coprire il cofinanziamento nazionale che di norma sono tenuti ad assicurare per poter ricevere le tranche successive delle rispettive dotazioni a titolo dei fondi strutturali. Alla luce dei tassi medi di cofinanziamento negli Stati membri, questi 7,5 miliardi di EUR saranno in grado di innescare lo sblocco e l’utilizzo di circa 17,5 – 18 miliardi di EUR di finanziamenti strutturali in tutta l’UE.
Questa proposta può essere attuata con una modifica del regolamento recante disposizioni comuni sui fondi strutturali. La Commissione presenterà la proposta al Consiglio e al Parlamento questa settimana e poi sarà eventualmente necessario adeguare i programmi operativi nazionali per convogliare i finanziamenti verso le misure a breve termine per l’occupazione, il settore sanitario, le misure per il mercato del lavoro e i settori particolarmente colpiti dalla crisi.
Per maggiori informazioni
fonte: Commissione Europea Rappresentanza in Italia