BRUXELLES - La riforma del sistema di Dublino "deve essere fatta in fretta non solo con un colpo di cipria ma con un intervento sostanziale: il Parlamento sta facendo la sua parte, toccherà poi al Consiglio fare la sua".
Così il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha sollecitato il varo della riforma del sistema di asilo europeo alla vigilia di un importante passaggio parlamentare. Il provvedimento per la riforma di Dublino sarà infatti discusso domani in commissione a Bruxelles.
A maggio ci sarà il primo voto mentre per la sessione di giugno il Parlamento europeo conta di licenziare il provvedimento in tempo utile per farlo approdare sul tavolo del Consiglio europeo.
"La riforma di Dublino - ha spiegato all'ANSA Tajani - va nella direzione di trasformare le vicende legate al fenomeno migratorio da una dimensione nazionale ad una dimensione europea.
Questo attraverso un sistema più giusto, che tenga conto delle specificità dei singoli Paesi, ma nel quale si affermi senza alcuna incertezza il principio della solidarietà". "Il Parlamento europeo spingerà in questa direzione - ha detto ancora Tajani - e ci auguriamo che il Consiglio concluda l'esame e vari la riforma nel giro di pochi mesi".
Il presidente dell'Europarlamento ha fatto il punto sulla riforma di Dublino nel corso di un lungo incontro avuto oggi con il commissario europeo per gli Affari interni Dimitris Avramopoulos.
Durante il colloquio si è parlato anche dei controlli alle frontiere per chi esce dall'area Schengen, della situazione in Libia e del rafforzamento della collaborazione con i Paesi terzi.
Un punto quest'ultimo che riveste particolare importanza anche alla luce dell'esigenza di garantire una tempestiva esecuzione dei rimpatri di quei migranti a cui non viene concesso l'asilo o che per motivi di sicurezza devono essere rinviati nei Paesi d'origine. Sul pacchetto sicurezza e in particolare sulla riforma del sistema di Dublino il Parlamento, ha detto ancora Tajani, "mantiene fede agli impegni presi".